Festa dell’Incoronata 2019

Lo spazio della Pro Loco "Terra di Sant'Andrea" all'Incoronata

Come da tradizione, anche quest’anno i pellegrini, non solo locali ma anche provenienti da paesi limitrofi, si sono recati al Piano dell’Incoronata per rendere omaggio alla Madonna.
Da quanto si narra, il culto verso la Madonna dell’Incoronata nasce nell’anno 1001. Da allora, si è diffuso tra i fedeli del sud Italia, in particolare tra i contadini e abitanti nelle campagne. La cappella o la chiesetta dove si venera il culto dell’Incoronata è, infatti, collocata quasi sempre in campagna o comunque fuori il paese. È festeggiata, in genere, nel mese di aprile e comunque in primavera, spesso l’ultimo sabato di aprile. La vigilia della festa, il venerdì sera, dopo la celebrazione eucaristica ai vespri si scende insieme a piedi verso la chiesetta, al piano dell’Incoronata.
Nella tradizione popolare, le feste religiose rappresentano il momento non solo per invocare future grazie e protezione, auspicando raccolti abbondanti e buona produzione agricola, ma anche per ringraziare delle grazie ricevute.
Nella concezione popolare, inoltre, il fatto che l’adorazione alla Madonna cade tra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera con il ritorno del bel tempo e la ripresa dell’attività produttiva, questo passaggio è visto come l’apertura della notte al giorno, dove la notte rappresenta il buio, il peccato mentre il giorno, la luce rappresenta la salvezza. Un passaggio, dunque, dalla morte alla vita.
La festa dell’Incoronata, nella religiosità popolare – soprattutto per i contadini, è la festa della gioia, della speranza, del rinnovarsi e rigenerarsi della natura.
Sicuramente, un tempo questo giorno era atteso da grandi e da piccoli anche per motivazioni diverse. Per i grandi era l’opportunità di acquistare finalmente l’agognato e necessario attrezzo di lavoro o l’utensile domestico o qualche animale da cortile. Per i bambini si presentava l’occasione di poter ricevere un giocattolo particolare.
Famiglie intere, vicini di casa e di quartiere, compagni di scuola, tutti insieme si andava all’Incoronata a piedi e ci si incamminava cantando, raccontando fatti e aneddoti. Nello stesso tempo si scopriva e si osservava il paesaggio circostante e la natura. Si animavano le speranze di una lunga vita futura, tra i giovani e gli anziani. La gente si sentiva comunità e viveva lo stare insieme, come un modo piacevole e con un forte senso di appartenenza ai luoghi, agli usi e tradizioni, sentendoli tutti questi parte integrante del proprio essere. Dopo il cammino e la partecipazione alla SS. Messa, in piccoli gruppi, si pranzava nei prati intorno alla chiesetta.
Oggi, alla festa dell’Incoronata si va in macchina, a stento si guarda la natura circostante, si cammina con l’auricolare del cellulare e dell’I-POD, dimenticando di camminare insieme agli altri e cercando “contatti momentanei” per sentirsi meno soli.
In tale contesto, però, la presenza della nostra Pro Loco che, attraverso vari percorsi(la Via della Fede), oltre ad offrire degustazioni enogastronomiche tipiche della tradizione santandreana, mira soprattutto a recuperare l’amore per la natura e la terra, la sua cura e la sua custodia, il senso di comunità e di appartenenza ad una storia, ad un luogo e ad una terra, perché il pellegrinaggio torni ad essere segno di speranza, desiderio di cambiare le cose, desiderio di realizzare cose nuove per ricercare nuovi stimoli utili nel valorizzare quella bellezza interiore che è propria dell’essere umano in quanto tale.
È stato, inoltre, offerto un opuscolo dove, più che riportare la breve storia della “nostra chiesetta… a Piano di Campo” sulla base di fonti già raccolte da “storici” e/o “pseudo storici” – già riportate in altri contesti, si è voluto dare più importanza all’origine di questa Festa senza la quale non esisterebbe neppure la nostra chiesetta. Perché quel passato ci appartiene, dà senso al nostro presente!
Ritrovare nella storia passata, e nella memoria di chi quella storia l’ha vissuta, le radici del nostro presente e del nostro futuro è, infatti, un modo per costruire un domani più saldo, più consapevole, più libero. Il passato e la memoria sono esperienze in movimento. Come lo è la narrazione, senza la quale non vi può essere dialogo. Pertanto,

Fare a pezzi è il lavoro di chi non sa costruire
(Ralph Waldo Emerson)

Senza dimenticare:

il bello è che ognuno di noi è tutto quello che critichiamo!
Maria Antonietta Santorsola
Segretario Pro Loco Terra di Sant’Andrea

Alcune immagini della festa


Così avevamo annunciato la festa

I prossimi 26 e 27 aprile 2019…

… tutti a Piano di Campo!

Festa dell'Incoronata 2019
Festa dell’Incoronata 2019

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