In scena, per la prima volta, gli allievi e le allieve del laboratorio teatrale diretto da Salvatore Mazza e dalla Compagnia “Clan H”.
Lo spettacolo si apre con una piccola dimostrazione musicale, a cura di Stefania Altera, docente del laboratorio di musica.
Un’intersezione ibrida tra i due laboratori che – insieme a quello di fotografia – da mesi stanno animando la ex Fornace e tutto il paese di Sant’Andrea di Conza.
Alla chitarra, Gerardo Capasso, che accompagna prima l’esecuzione di una canzone patriottica ucraina e, subito dopo, i cantanti Francesco Iannicelli e Elena Petoia, nell’esecuzione di Hallelujah di Leonard Cohen.
La ex Fornace è piena, il paese ha risposto alla chiamata.
Arriva il momento della dimostrazione teatrale
con l’irruzione sulla scena dello stesso Gerardo, seguito a ruota da tutti i compagni e le compagne di corso: Giovanna Bellino Russioniello, Antonella Cassese, Caterina DellaCorte, Antonio Errico, Francesca Errico, Rachele Frino, Francesco Iannicelli, Adriana Lotano, Adriano Monti, Elena Petoia, Maria Gerarda Restaino, Maria Grazia Tobia, Giuseppina Nadia Tufano.
Una dimostrazione di teatro avanguardistico, in cui domina il tema del ribaltamento dei ruoli tra pubblico e commedianti. Gli attori sugli spalti, il pubblico sul palcoscenico.
Si susseguono scene diverse, tematicamente trasversali: dall’amore ai sogni, passando per la lottizzazione dei posti e il tram tram della vita quotidiana. Dunque, ogni scena concorre alla costruzione del quadro generale. L’obiettivo della dimostrazione teatrale è sorprendere il pubblico e farlo sentire protagonista, ma soprattutto non farlo sentire “al sicuro” e comodamente seduto. E questi aspiranti attori, diretti da Salvatore Mazza, ci riescono perfettamente.
